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L’estate è i tuoi occhi
L’estate è un vaso da notte in un’antica
casa di campagna,
un coltello da boy-scout
una bottiglietta di coca-cola.
L’estate è una scalinata di notte,
tra le rocce
nell’isola di aranci e gabbiani.
L’estate è un lungo attimo sensuale.
L’estate è la piccola libertà di sognare
di mettersi nudi,
di vedere senza guardare,
è un piccolo quaderno di poesie
è il coraggio o la paura
la felicità di scoprirsi un po’ idioti.
L’estate è una camicia
a righe bianche e blù,
un lenzuolo asciutto per il corpo bagnato.
L’estate è un corpo che cade a terra come un sacco, un muro bianco,
uno spettacolo su un prato
di notte, con i riflettori,
L’estate è una lenta
pigra canzonetta d’amore
è un groviglio
di gambe e di braccia,
una nuvola viola
tra i pini e il mare.
L’estate è un uccello morto dietro i sassi
è un futuro pieno di incognite,
è forse cento sorprese
è forse una rivelazione.
L’estate è la fine dei compiti in classe
è una scuola senza i grembiuli.
senza i vestiti.
L’estate parla e un po’ rimbomba
dentro i nostri due sguardi insonni.
L’estate è un bacio fresco.
D’estate, comincia a essere vero
questo amore, comincia
a essere doloroso un distacco più lungo.
L’estate: quale migliore occasione
per mettere alla prova la nostra costanza!
L’estate è un dolore che sembra insopportabile.
L’estate è sospendere il giudizio
è fermare il tempo,
mettere la vita tra parentesi
cercare il buio nella luce
e la luce nel buio.
L’estate è una prigione di solitudine
è la scoperta di se stessi,
della propria nascosta ricchezza
della propria infinita precarietà.
L’estate è l’euforia di sentirsi diversi.
L’estate è mangiare una mela
stesi per terra
o arrampicarsi su una torre d’acciaio
per guardare la luna.
L’estate è i tuoi occhi.
Giovanni Merloni
TESTOIN FRANCESE
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