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il ritratto incosciente

~ ritratti di persone e paesaggi del mondo

il ritratto incosciente

Archives Mensuelles: juillet 2015

In questi giorni, 1975 (Ossidiana n. 55)

31 vendredi Juil 2015

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Ossidiana

IMG_3001

Flash-back senza spiegazioni ?

Non so ancora abituarmi all’idea che ci saranno delle vacanze. Brevi o lunghe, non saprei dire se quattordici giorni di assenza sono pochi o molti. Queste vacanze nel sud della Francia saranno in ogni caso un tempo diverso, fuori dalle connessioni, lontano dalla mia torretta dove tutto sembra  facile e accessibile.
In questo tempo, dunque fino al 16 agosto, coloro che si affacceranno sul «ritratto incosciente» troveranno immancabilmente questa poesia in versi liberi, a volte molto vicini alla prosa. Ancora una volta una poesia risuscitata, tirata fuori da un cassetto recalcitrante e polveroso. Ricordi di altre vacanze, un breve soggiorno a Roma venendo da Bologna risalente a circa quarant’anni fa. Da ciò scaturisce una specie di punto interrogativo a cui voglio dedicarmi nei prossimi giorni: «È opportuno e corretto ritornare con una simile insistenza su un passato ormai risucchiato dal tempo; su due personaggi, un uomo e una donna, che non ci si ritroverebbero più, avendo ormai traversato una intera vita in mondi lontani, cambiati a diverse velocità l’uno dall’altro ? E questa narrazione incoerente, questa assenza totale di spiegazioni storiche, sono poi conformi all’idea, largamente condivisa tra i lettori, secondo cui la nostra vita è un teatro ?»
«E, pure ammettendo che il personaggio narrante, divenuto oggi vecchio e inutile, abbia vissuto, nella sua età migliore, più di una vita, perché non fornisce la spiegazione di ognuna di esse ?»
Dentro di me, ho dei forti dubbi. Alla vigilia di ogni pubblicazione, ho sempre paura che l’equilibrio precario di questa « relazione pericolosa » con il passato – basata su una sequela di flash-back senza spiegazioni – precipiti da un momento all’altro, trascinando con sé l’idea stessa della poesia, la sua forza, il suo senso. Fortunatamente, il giorno dopo c’è sempre qualcuno che trova in una parola o in una frase un’eco alle proprie gioie e dolori accumulati…

Vi spedirò, di tanto in tanto, qualche cartolina senza affrancatura, per mandarvi un saluto…
Per le nuove letture, arrivederci lunedì 17 agosto ! Ciao !
G.M.

IMG_3016

Due fratelli, Lello e Lellina (mio padre e mia zia), Roma 1925

In questi giorni

In questi giorni
come un deportato
in un’isola felice
sono distratto
dai sorrisi delle donne
dalle collane colorate
e quasi con piacere
consumo il buffo
andirivieni del tempo
i preparativi lunghi e gioiosi
per la vita o la morte.

Ritornando alla casa paterna
dove venivo « mostrato »
timido, curioso
vestito bene
osservo
come un bimbo malato
il rituale della festa
lo scoppiare delle voci
le corse per i corridoi.

In questi giorni
com’è difficile
pensare alle donne che amo
al loro profumo, alle loro risa
ai nascondigli di legno e paglia
di un amore adulto.

Ricordandomi di te
mi barcameno
nel buio di piombo
di sentieri invisibili
di gesti rallentati
di parole misurate
che parlano poco
delle nostre
due vite.

Ritrovare le nostre voci
soffocate
diventa un gioco
del gatto col topo
una gara dura
una lotteria
come dipanare un nodo di corde
col vento di sabbia negli occhi
e il vino nello stomaco.

Dobbiamo sperare
dopo le feste
di essere ancora felici.

003_san pietro 180

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta dal ©Copyright.

TESTO IN FRANCESE

La tua lunga sciarpa di parole, 1975 (Ossidiana n. 54)

29 mercredi Juil 2015

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Ossidiana

001_lumineuse - copieLa tua lunga sciarpa di parole

Corre, fugge, si rintana
tra colonne di mille colori
poi di colpo si arresta
la tua lunga sciarpa di parole
la tua delicata, discreta
inesauribile saggezza.

Congeli l’aria e la disegni
intorno a te
come una nicchia.

Sembri arroccata
ma stai sgominando
le truppe nemiche
a cavallo di una gazzella
o di una velocissima parola
di ribellione.

Sembri svanire
come un vestito da viaggio
rimpicciolendoti
come una cartolina
disgregandoti
come un saluto
e invece ti ricomponi
tutta intera
sulle stuoie delle mie braccia
spensierate come i tappeti dorati
di un indomito eroe
sconfitto.

002_sombre 180

Giovanni Merloni

Questa poesie è protetta dal ©Copyright

TESTO IN FRANCESE

Mi manca la donzelletta (Roma, 2005)

27 lundi Juil 2015

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Solidea

001_la chimère iPhoto 180

Giovanni Merloni, La chimera gialla, 2015

Mi manca la donzelletta (1)

Mi manca la donzelletta
nata in provetta
che si arrangia poveretta
a fare la staffetta
tra il discount e la stanzetta.

Chissà dove si è chiusa
la povera illusa
discendente del fabbro.
Per sembrare una musa
ha dipinto il suo labbro
ma il rosso l’ha delusa.

Mi manca il dì di festa
il girotondo della testa
e una donna indigesta
che feroce mi contesta
nella giornata disonesta.

Nessuno si accorge della sera che cala.

Mi manca il villaggio
lasciato in quel viaggio
che fu solo un assaggio
un tardivo volantinaggio
traversato da un raggio.

La piazzuola è un buco nero
e i ragazzi sono in rotta
nella casa malridotta.

Nessuno si accorge delle amanti
che nel giorno per loro sgradito
deluse ritornano al trito e ritrito
loro marito.

Nessuno si accorge degli amanti
che con arie incostanti
si fingono ambulanti
perfino importanti.

Mi manca ogni sabato
questo villaggio informe
dove di rado si dorme
tu pescatrice io pescato
in un acquario informe.

Giovanni Merloni

(1) Piccola dissacrazione de « Il sabato del villaggio » di Giacomo Leopardi (1798-1837) e della sua città natale, Recanati, dove si può visitare il palazzo-museo dove il Poeta abitò.

Questa poesia è protetta dal ©Copyright. 

TESTO IN FRANCESE

Tra un attimo parto, 1975 (Ossidiana n. 53)

26 dimanche Juil 2015

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Ossidiana

001a_entrées et sorties def 180

Giovanni Merloni, Entrate e uscite, gouache 2015

Tra un attimo parto

Tra un attimo parto.

Nella tasca scucita
mi porto via
il mio amore serio
il mio amore goffo
il mio amore difficile
per una donna
bellissima.

entrées sorties part

In un’altra città

Trovarsi a perdere il tempo
in un’altra città
seduto in un angolo trafficato.

Ogni tanto alzare gli occhi
riconoscere nei passi
negli sguardi
intenti a pensare
le proprie giornate
la vita identica
per tutti
repressiva e piena di sogni
per tutti.

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta dal ©Copyright.

TESTO IN FRANCESE

Un treno di ombre, 1976 (Ossidiana n. 52)

24 vendredi Juil 2015

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Ossidiana

001_bologna portici 180

Un treno di ombre

Un treno di ombre
corre sgangherato
sul foglio sbiancato
di un sogno affannato.

Un treno di sguardi
si affaccia sui riti
sui gesti arditi
sui vestiti sgualciti.

Un treno di parole
cerca disperato
il corpo innamorato
di un incontro mancato.

Il dolore è una paralisi gelata
nel letto vuoto della notte
dove rincorro il sussurro illeggibile
della tua bocca.

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta dal ©Copyright.

TESTO IN FRANCESE

Per farti piacere, 1976 (Ossidiana n. 51)

22 mercredi Juil 2015

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Ossidiana

001_emilia rossa 001 180

Per farti piacere

Ti scrivo poesie
per farti piacere.

Ti scrivo poesie
perché un dialogo vero
tra adulti, non c’è mai stato
tra noi.

Ti scrivo poesie
perché sono crollati
oramai
i palazzi e le chiese
dove si rintanava
il nostro amore.

Ti scrivo poesie
sfruttando gli interstizi
improvvisi, dove
mi parli ancora
mi cerchi
mi accarezzi
mi aspetti
forse.

Ti scrivo poesie
perché
le chiese e i palazzi
non saranno impazienti
di ospitare, un bel giorno
il nostro « sì ».

Ti scrivo poesie
perché mi rifiuto
di incasellarti
usandoti
come una cosa.

Ti scrivo poesie
per imparare ad adorare
le tue distrazioni
la tue fughe
le tue assenze.

Pur sapendo
che non tornerai
ti scrivo ancora poesie
per farti piacere.

Pur sapendo
che non servirà
ti scrivo ancora poesie
perché ti amo.

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta dal ©Copyright.

TESTO IN FRANCESE

Nel sogno c’è la vita, 1975 (Ossidiana n. 49)

16 jeudi Juil 2015

Posted by giovannimerloni in poesie

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Ossidiana

avalanche 003

Nel sogno c’è la vita 

Nel sogno c’è la vita, la più piegata, nascosta
è trasognata questa vita del cuore sbandato
oppresso dai baci che riceve
da quelli che insegue.

Non c’è più terra sul mio vestito.

Anch’io afflitto sto volando
stupito colpevole mi osservo
quando mi incontro
nel magico destino delle due vie.

Ognuno di noi ha almeno due vite
due desideri opposti che non sa spiegare
due donne uguali che trova diverse
due donne diverse che vuole uguali.

Una donna mi saluta.
Ed è la morte, ma è la vita.

Un’altra mi aspetta.
Ed è la vita, ma è la morte.

Giovanni Merloni

De « Il treno della mente » (« Le train de l’esprit »), Edizioni dell’Oleandro, Rome 2000 — ISBN 88-86600-77-1

Questa poesia è protetta dal ©Copyright.

TEXTE EN FRANÇAIS

Dopo, 1975 (Ossidiana n. 48)

14 mardi Juil 2015

Posted by giovannimerloni in poesie

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Ossidiana

002_nu 180 - copieTableau del pittore ucraino Alexandre Dmitriev

Dopo (1975)

E’ entrato nelle narici
ha girovagato per i miei intestini
ha bruciato il mio sangue
è entrato nella mia pelle il tuo odore.

Ed ora questa sera sgomenta
ad aspettare che la nuvoletta si diradi.

Ad aspettare la muta calma
le voci degli altri.

Ad aspettare che i nostri amuleti
si tocchino tutta una notte.

Giovanni Merloni

I_femme

« La collina è distesa
e la pioggia l’impregna in silenzio. » (1)
………………….
« Domani nel cielo lavato dall’alba
la compagna uscirà per le strade, leggera
del suo passo. Potremo incontrarci, volendo. » (2)

(1) e (2) : Inizio e fine della poesia « Dopo » di Cesare Pavese, in « Lavorare stance », Einaudi 1934.

époux en violet_modifié-1

Da « Il treno della mente », Edizioni dell’Oleandro, Roma 2000 — ISBN 88-86600-77-1

TEXTE EN FRANÇAIS

Questa poesia è protetta dal ©Copyright.

 

Il tuo volto è il tuo nome, 1975 (Ossidiana n. 47)

13 lundi Juil 2015

Posted by giovannimerloni in poesie

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Ossidiana

donna tra i manichini x blog_ter

Il tuo volto è il tuo nome

Il tuo volto è il tuo nome.
Le tue labbra, la penombra del tuo sguardo
la mia solitudine sono il tuo nome.

Sotto città bianche sprofondano
i nostri corpi di terra.
Nel silenzio è inutile chiamarti
è inutile cercarti nelle mille vie.
Gridare il tuo nome e il tuo volto.
Dall’alto campanile
il mio sguardo ti insegue
dentro al tuo labirinto di foglie.

Non ti afferra la vetrina di cose
che hai rigettato.
Non puoi trovarmi
Non ti vedo.

Ora questo tempo dissipato,
questo scacciapensieri di carte bianche
e il rantolo inutile
di questo corpo violentato sono il tuo nome.

Il tuo volto è il tuo nome.
Le tue labbra, la penombra del tuo sguardo
la mia solitudine sono il tuo nome.

Giovanni Merloni

De « Il treno della mente » (« Le train de l’esprit »), Edizioni dell’Oleandro, Rome 2000 — ISBN 88-86600-77-1

Première publication 22 janvier 2013 et Dernière modification 5 juillet 2015

TEXTE EN FRANÇAIS

Questa poesia è protetta dal ©Copyright.

Specchio di una casa di studenti, 1976 (Ossidiana n. 46)

11 samedi Juil 2015

Posted by giovannimerloni in poesie

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Ossidiana

001_specchio_antique

Specchio di una casa di studenti

Specchio di una casa
di studenti
specchio di un’immagine beffarda
specchio della salute
della voglia di vivere
specchio degli itinerari
lungo le rotaie
specchio dei suicidi
dentro le botole di acqua sporca
specchio di un albero di glicine
che infrange
l’aria di ragnatela
di un recinto di mattoni.

002_specchio_antique

Specchio di un nuovo sorriso
di una mano tesa
di un corpo neutrale
specchio di una fiducia
rossiccia
di una barba spelata
di un album di famiglia.
Specchio della memoria
di momenti brutti come questo
di momenti belli
come questo
specchio della forza
dell’identità
della vita.

003_specchio_antique

Specchio degli spavaldi inchini
delle eterne litanie
degli abiti bianchi
di un profilo indiano
specchio di una lotta
che riaffiora affannosa
da una scultura di sabbia
da un prato di erba alta
quando si sta facendo notte
specchio delle nostre ultime parole
che inseguo da questo carcere
che studio
interpreto
accosto
invento.

004_specchio_antique

Specchio della mia morte
che mi è amica.
specchio della mia vita
che mi ha regalato
una folle saggezza
una mite irresistibile forza
uno specchio.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS   

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