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il ritratto incosciente

~ ritratti di persone e paesaggi del mondo

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Archives de Catégorie: poesie

Tutte le poesie pubblicate, raccolte nelle seguenti sub-categorie (o tag):
Prima dell’amore
Ambra
Nuvola
Stella
Ossidiana
Luna
Diario di sbordo
Ritratto incosciente di Parigi
Testamento immorale

A vederti volare (Zazie n. 48)

25 vendredi Nov 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Zazie

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A vederti volare

Sono stanco di troppa gloria.
Volentieri vomiterei questi regali
questi riconoscimenti, queste statuine :
tutto ciò mi imprigiona
in nuvole di ferro
in orizzonti fangosi
in alberghi dagli odori stucchevoli.

Vorrei scavalcare il tetto
e scivolare in un torrente gelato
aggrapparmi al tuo piede
scivolare tra le tue gambe
stendermi su di te
come un mantello piumato.

Sono stanco di rilasciare interviste
non mi fotografate più
buttate i miei sorrisi stereotipati
cancellate le mie insulse parole
bruciate i miei libri.

Vorrei andare incontro ai miei aguzzini
dirgli cosa penso di loro
farmi fotografare mentre li insulto
e poi entrare con te
in una grotta
aggrottando le ciglia
storcendo il naso
prima di stendermi a terra
inerte, in prima fila
a vederti volare.

002_depuis-le-beaubourg-180

Giovanni Merloni

Un’anima sorridente (Lettrici n. 5)

03 jeudi Mar 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Lettrici

001_5_1b 180

Un’anima sorridente

Sarà sempre così
restia, corrucciata, scontrosa
gelosa della sua libertà
dell’autonomia invidiosa.

Sempre così sarà:
un’imprudente esploratrice
di lontani pensieri
un’indomita scrutatrice di misteri.

Ogni giorno intorno a lei
una nuvola volteggerà
di colori scarmigliati
da me stesso sparpagliati
solo per lei su un foglio:
un arzigogolato imbroglio
dai contorni accennati.

Sarà così
irremovibile, decisa, eroica
nel ricercare, indefessa,
dentro di me, se stessa.

Tutti i giorni sarà meravigliosa:
un abbagliante sole accecante
che guarderò senza mai posa
dal sorgere del dì bruciante
fino al tiepido ultimo istante.

Avrà la pelle bionda
la sua voce sarà profonda
quando vedrà la baraonda
sprofondare immonda
nella gola rotonda.

Sarà sempre così
costante e incostante
intellettuale e sensuale
emozionata e distaccata
calda e fredda
pronta a sopportare l’entusiasmo
a evitare il fiume in piena
a sconfiggere la pena
della vita crudele.

Sarà sempre pronta
a decifrare gli orrori
le luci nella notte
le sfumature nell’ombra
sarà indifferente ai rumori
schiva di ciò che ingombra
della nera precarietà
delle infinite malignità
dei vani malumori.

Sarà sempre coraggiosa
fiera, ardita e dignitosa
pronta a combattermi, 
a sconfiggermi, ingegnosa
con una sola parola esplosiva
come un nemico alla deriva.

Sempre così feroce
oramai senza voce
con un fiore all’occhiello
uscirà, come un piccolo uccello
dispettosa e stravagante
dalla trincea elegante
proprio in mezzo alla gente
la mia anima sorridente.

Giovanni Merloni

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TESTO IN FRANCESE

Quel pomeriggio che persi la penna stilografica (Stella n. 32)

21 dimanche Fév 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Stella

Miei cari lettori,
ho appena terminato un primo riordino della mia raccolta di 32 poesie dedicate a Stella, nome di un personaggio ed anche tag o parola-chiave per rintracciare la raccolta in un solo clic.
Insieme all’elenco di queste poesie, propongo oggi « Quel pomeriggio che persi la penna stilografica », che era stata pubblicata solo nella versione francese.
Giovanni Merloni

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Quel pomeriggio che persi la penna stilografica

Mi sono innamorato
in un mesto prato dissestato.

In pochissimi istanti
divenimmo amanti,
smettendo di prendere appunti,
avvolgendoci, compunti,
in un velo inesistente
viola, giallo, trasparente.

Quanto tempo la terra
ha subito la guerra
delle palme mie gelate
tra le braccia tue incendiate !

E quante mai volte
le carezze tue, sconvolte
mi contavano una favola
che finiva in una botola ?

Quanti furono i giorni
aspettando che tu ritorni
e riempiendo la credenza
vuotata dalla tua assenza
coi rimorsi di quel tango
tra le pozzanghere e il fango
quando ballavo, frattanto,
con l’ombra tua a me accanto ?

Quanti mesi e anni
di ansie e malanni
quando eri il mio lenzuolo
ed io ero solo… solo ?

Senza di te, quanta pena
ripensare a quella scena
cinematografica
dove persi la mia penna
stilografica…

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta da ©Copyright

TESTO IN FRANCESE

Stella, indice delle poesie

20 samedi Fév 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Stella

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ARCHIVES DE TAG: STELLA cronologico

Africa, 1973 (Stella n. 1)
20
Dimanche
Jan 2013

Va il treno, 1973 (Stella n. 2)
22
Mardi
Jan 2013

Una poesia per te, 1973 (Stella n. 3)
29
Mardi
Jan 2013

Io sono cresciuto, 1973 (Stella n. 4)
03
Dimanche
Feb 2013

Quante parole, 1973 (Stella n. 5)
05
Mardi
Feb 2013

Cara amica, 1973 (Stella n. 6)
06
Mercredi
Feb 2013

Che cosa dà senso, 1973 (Stella n. 7)
14
Jeudi
Feb 2013

Non so proprio, 1973 (Stella n. 8)
17
Dimanche
Feb 2013

Io sono un rottame, 1973 (Stella n. 9)
19
Mardi
Feb 2013

Lo strappo, 1973 (Stella n. 10)
06
Mercredi
Mar 2013

Ieri era la Malacappa, 1973 (Stella n. 11)
04
Jeudi
Jul 2013

Fare fagotto, 1973 (Stella n. 12)
06
Samedi
Jul 2013

Dimenticare, 1973 (Stella n. 13)
08
Lundi
Jul 2013

Io credo che tu mi stia cambiando, 1973 (Stella n. 14)
09
Mardi
Jul 2013

Solo un metro, 1973 (Stella n. 15)
10
Mercredi
Jul 2013

Vicina di banco, 1973 (Stella n. 16)
11
Jeudi
Jul 2013

Prima di conoscerti, 1974 (Stella n. 17)
13
Samedi
Jul 2013

Una poesia mia, inconfondibile, 1974 (Stella n. 18)
12
Lundi
Aug 2013

Un fiume grigio, 1974 (Stella n. 19)
14
Mercredi
Aug 2013

Sognare di smettere di sognare, 1974 (Stella n. 20)
15
Jeudi
Aug 2013

Quando l’amore sembra allontanarsi, 1974 (Stella n. 21)
20
Dimanche
Oct 2013

A che serve? 1974 (Stella n. 22)
25
Vendredi
Oct 2013

A diecimila distanze da qui, 1974 (Stella n. 23)
26
Samedi
Oct 2013

Improvvisamente, 1974 (Stella n. 24)
27
Dimanche
Oct 2013

Comincia la schermaglia, 1974 (Stella n. 25)
02
Samedi
Nov 2013

Vedi? Il disordine più totale avvolge la stanza, 1974 (Stella n. 26)
03
Dimanche
Nov 2013

Vorrei descriverti in un solo disegno, 1974 (Stella n. 27)
08
Vendredi
Nov 2013

Si parte con gesti tetri, 1974 (Stella n. 28)
09
Samedi
Nov 2013

Ragionamenti, 1974 (Stella n. 29)
10
Dimanche
Nov 2013

Nel castello delle tue orecchie, 1974 (Stella n. 30)
03
Vendredi
Jan 2014

Se la vita è lotta, 1974 (Stella n. 31)
31
Jeudi
Jul 2014

Quel pomeriggio che persi la penna stilografica
21
Feb
2016

Giovanni Merloni

INDICE DEI TESTI IN FRANCESE

 

Se un giorno si potesse rinunciare… (Zazie n. 43)

16 mardi Fév 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Zazie

001_lectrice plongée 180

Ieri mattina, domenica, mi sono svegliato con un’idea che in poco tempo si è trasformata in un tarlo. «Quanto siamo bravi, creativi, intelligenti, tutti noi che, come tanti apprendisti stregoni, cavalchiamo con ammirevole disinvoltura quello che la tecnologia ci offre! Non siamo più dei semplici consumatori, come erano un tempo i compratori di dischi o di sci o di occhiali da sole Ray-ban. Siamo diventati noi stessi creatori di qualcosa. Ci esprimiamo !» Ma poi, mi chiedo: «Non saremo troppo bravi? Non stiamo anche noi perpetrando una meritocrazia dell’apparenza? Non stiamo assecondando l’idea di un mondo che si riproduce sempre uguale a se stesso? Un mondo fondato sulle prerogative del l’avere che su quelle dell’essere? Quando saremo usciti, uno ad uno, da questa impietosa vetrina dove saremo stati sommariamente giudicati, inclusi o esclusi… cosa troveremo di fuori ?
Ho il sospetto che «fuori» e forse anche «dentro» di noi resterà la stessa, antica, inesorabile divisione schizofrenica del mondo tra chi vuole avere sempre di più e chi avrà sempre di meno…
Mentre il buon senso domenicale mi dice che non si può avere tutto.

002_disegnino colorato 180

Se un giorno si potesse rinunciare…

Se un giorno si potesse
tutti quanti e ognuno
rinunciare a qualcosa!

Rinunciare, tutti insieme
alle bombe, ai veleni.

Rinunciare, uno ad uno
a tutto ciò che è di troppo
che non serve davvero.

Rinunciare a buttare
a sprecare, a considerare
il nostro privilegio
come un diritto.

Se si potesse rinunciare
subito
ad avere tutto
e tutti insieme lavorare
per ridare ad ognuno
il diritto di non rinunciare
alla sua vita.

Rinunciare a schiacciare gli altri
come mosche
rinunciare alla retorica
rinunciare all’ostentazione
della propria bravura
rinunciare a vantarsi
delle ricchezze accumulate
rinunciare alla barbarie che sgorga
a fiotti di sangue
dalla nostra eccellente
civiltà.

Rinunciare a una stanza
a un letto, a un pezzo
del nostro giardino
per abbellire il mondo
che era nostro
e regalarlo ad un’altra famiglia
ad un altro popolo.

Rinunciare a scandalizzarsi
rinunciare ad armarsi
rinunciare a cercare ovunque
lo sceriffo di Nottingham
rinunciare a sperare che, invece
arrivi in camicia e gilè
uno spilungone disinteressato
chiamato Gary
Cooper.

Rinunciare alla fascia di Gaza.
Rinunciare a mandare
i bambini a morire
rinunciare alla barbarie
che pretende di consolarci
con la promessa di isole vuote.

Rinunciare a imporre
le nostre collane, i nostri amuleti
i nostri tabù
rinunciare a mostrarci sconvolti
per le tragedie che noi stessi
inesorabilmente
automaticamente
quotidianamente
fabbrichiamo: l’intolleranza
non è il frutto
di vere differenze
ma soltanto
l’indole disturbata
di questa strana società
ammassata in una macchina
che avanza senza occhi
pilotata da un robot
che non si ferma più, ormai
perché sa bene
che non si deve mai
rinunciare a nulla.

E invece dovremmo
tutti quanti e ognuno

rinunciare
al delirio d’onnipotenza
di cui il denaro è semenza
per ottenere
in cambio, senza inchieste
tante piccole cose
necessarie e oneste

rinunciare alla velocità
eccessiva
contentandoci di spiarla
riscoprendo lo stupore e la magia
di parlarne in poesia
riscoprendo la lentezza
di una tranquilla saggezza
senza freni inibitori
né forni crematori

rinunciare a mangiare i veleni
di una smodata ricchezza
e di una rovinosa velocità
che intanto, dappertutto
uccidono
l’uomo.

Giovanni Merloni

TESTO IN FRANCESE

Questa poesia è protetta da ©Copyright

Il mio libro più bello lo hai scritto tu (Zazie n. 60)

13 samedi Fév 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie, racconti

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Lettrici

001_lectrice twitter 180

Immagine presa al volo da qualche parte su Twitter…

Il mio libro più bello lo hai scritto tu

Da qualche parte
brucia una candela
mentre grida
o soffia
o si rotola
dal ridere
dal piangere
qualcuno che crede
di sentire la mia voce.

Forse
il mio libro
più bello
lo hai scritto tu
credendo davvero
che fosse il mio.

Altrove, forse
più vicino, più lontano
la mia mano ti cerca
uscendo dal foglio
afferrando una nuvola
confusa docilmente
a quell’ombra straniera
che balla follemente
tra una fila di candele
o di veri lampioni
sul muretto di un ponte.
O invece, si tratta
di una sagoma nera
che correndo si dispera,
stanca di leggere, ogni sera
tante storie di cera.

Tra i fili del cielo
camminando in equilibrio
sta ripetendo a memoria
le parole di un libro
scolpito nel cuore
quella bella protettrice
svagata, impulsiva
che potresti essere tu,
mia devota lettrice,
ma quel volto pensoso
che volteggia lassù
non puoi essere tu.

Qui dentro
il mio libro imbrigliato
esita a uscire
le mie parole sghembe
gridano a vuoto
la mia penna
senza inchiostro
scricchiola.

La mia mano
stecchita dal gelo
ha paura
di tornare sul foglio
i miei occhi
accecati dal buio
hanno paura
di trovare
sorridente
il tuo nome.

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta da ©Copyright

« Io ti ho scelto ! » (Zazie n. 42)

11 jeudi Fév 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Zazie

001_tipo strano 00 pulito 180

« Io ti ho scelto ! »

Natura nemica,
tempo nemico.
Da un secolo
una ressa di avversari
e di falsari invisibili
logorava senza pietà
la nostra ingenuità.

Natura dispettosa,
tempo inascoltato.
Tra le pieghe puntute
del nostro tetto austero
una strada si è aperta
di fiori verdi, di violette
appassite, distratte,
un sentiero di rocce
luminose e taglienti
contro la linea bianca
del mare.

002_barbès 01 180

Natura malfidata,
tempo inerte.
Soli, liberati
dalle grucce della pazienza,
dai colori smorti
delle abitudini,
vivevamo lo stesso increduli:
che allucinazione
questa consapevolezza
tumultuosa,
questa strana libertà
mai conquistata
né vinta, come se
un divieto
ci imprigionasse il corpo
e i passi.

Natura amica,
tempo amico.
In un solo istante,
come collane di carezze,
le coincidenze e le circostanze
si sono scatenate.

003_barbès 02 180

Natura indovina,
tempo inaspettato.
I tuoi occhi appassionati,
le tue braccia accecate,
il tuo corpo incendiato,
ora rannicchiato
(goffamente,
dolcemente)
accanto al mio,
strapazzano il mio destino,
senza troppe scosse,
perché ritrovi il suo cammino
sincero.

Natura felice,
felice tempo, incline
all’immobilità:
il tuo sguardo in tralice
di nascosto mi studia,
da tanta gioia sfinito.

004_porte st_martin 03 180

Natura amica del tempo,
non ha paura di spezzare
l’ordine della vita
né i riflessi sordi
della morte, mentre
il tuo labbro urla, svelto:
«Io ti ho scelto!»

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta da ©Copyright

TESTO IN FRANCESE

Mentre ti conquisto ti perdo (Zazie n. 41)

03 mercredi Fév 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Zazie

001_je te perds NB 180

Mentre ti conquisto ti perdo

1
Cosa ho capito
dal tuo sguardo sorridente,
dai tuo modo sorprendente,
imbronciato o ardente
di aspettarmi?

Cosa ho capito
di me e di te,
stretti nel vialetto di pioggia
la mano nella mano
senza riuscire nemmeno
a parlare?

Cosa ho capito
cercandoti nella città
in una corsa felice
e trafelata
tra i suoni indifferenti
della mattina?

2
Ancora una volta,
oggi, ho provato
la voglia di essere
felice, il desiderio
di ridere grazie all’amore.

Ma quante speranze frustrate
appallottolate senza gloria
tra i residui di una ribellione
incapace di calde lacrime
e di vera pena.

3
Devo fingermi sordo e muto
come quell’indiano,
o invece
continuare a seguire l’istinto
di gentile arroganza
che mi regalò l’eleganza
di una straordinaria sequela
di affanni?

4
La libertà non scaturisce
dalle regole che piacciono
agli altri,

La libertà è il passaggio crudele
dall’euforia del dilettante
alle rughe del professionista.

La libertà
è il mestiere.

5
Un solo grido disperato, sprigionato
tra i rottami e il treno
sovrasta e cancella
i piccoli disegni
di un modesto tentativo di chiarezza.

002_je te perds NBR def 180

6
Da questo treno fermo
in un angolo senza bellezza

ti scrivo sulla mano
sul vetro appannato
sugli occhiali
sul fazzoletto

il mio desiderio sovrumano
il mio bisogno sconfinato
le mie voglie infernali
il mio amore perfetto.

Ma il rivolo d’inchiostro
si è seccato, improvviso
mentre pensavo, invano,
al tuo viso.

Oh quanto è remota la speranza
che questa mia penna
scriva!

7
Il tuo corpo abbandonato
in uno slancio
che sembra casuale,
scherzoso, imbarazzato,
è la tua maniera
tenera, consapevole
indimenticabile
di dichiarare
a me soltanto
il tuo amore.

8
Bisogna disabituarsi a tutto
se si vuole scoprire il pudore
di un’emozione violenta.

Devo rinunciare alla pace
se voglio incontrare, nell’ombra,
i tuoi gesti non studiati
il tuo viso sorridente.

Ah, se riuscissi ad amare
senza desiderare
che tutto scompaia
– le abitudini,
la pace,
l’emozione,
l’ombra –
che in quel preciso istante
qualcuno lasci, libero,
un posto per noi.

9
Quando avrò la forza
di aprire quella porta
e di entrare nel tuo letto
tra le arance e il sole,
la semplicità della vita
farà il resto,
regalandomi la gioia
di un ancestrale nascondiglio
di lenzuoli d’oro e di seta,
lo sbocciare ardito
delle nostre voci impercettibili,
dei nostri gesti invisibili
nel fondo buio del silenzio.

10
Mentre ti perdo
ti conquisto
mentre ti conquisto
ti perdo.

003_saint-ambroise_lenoir 180

Vista del nuovo asse tra boulevard Richard Lenoir e boulevard Voltaire in corrispondenza delle stazioni della metropolitana RICHARD LENOIR (linea 5) e SAINT-AMBROISE (linea 9). In questo spazio pedonale si sta realizzando réaliser un giardino pubblico. Ecco una delle cose senza dubbio positive che una società come la nostra ha saputo fare, con tenacia e eleganza! 

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta da ©Copyright.

TESTO IN FRANCESE

Quest’ultima capacità di ragionare e sognare (Zazie n. 39)

28 jeudi Jan 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Zazie

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Quest’ultima capacità di ragionare e sognare

Mi confortano
questi segni di matita
su fogli a perdere
quest’ultima capacità
di ragionare
e sognare.

Mi resta
la prigione dei miei desideri
che appannano
la cornice di vetro
del mondo.

Mi resta
questo lamento introverso
questa confusione angosciosa
questa solitudine rabbiosa.

Mi resta
la delineata prospettiva
di un solitario viaggio
tra gli ubriachi
tra i derelitti
tra i focosi paladini
di inutili battaglie
tra i rami
smorti e appassiti
di un bosco di cartapesta.

002_scan_du jour 007 180

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta da ©Copyright

TESTO IN FRANCESE

È libero chi muore libero (Zazie n. 38)

25 lundi Jan 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Zazie

001_scannnnnnn 001 nero e rosso 180

È libero chi muore libero.

E’ libero chi si abitua
a rimanere solo
in mezzo agli altri.
chi sa scegliersi gli amici
le compagne, i compagni.

È libero chi sa
tenersi un segreto
chi sa farsi carico
nella giusta misura
delle proprie responsabilità
del caos
di questa società
dei suoi sfavorevoli equilibri
della repressione
che aleggia dappertutto.

E’ libero chi mai oltrepassa
il suo limite, chi non parte
né crede
ai colpi di scena
alle lettere omicide
ai ricatti morali
alle vendette
ai silenzi definitivi,
chi sa parlare
al proprio corpo,
chi sa calarsi
per gradi nella lotta
nella scoperta
di nuovi mondi,
chi riesce a mantenere intatta
la propria identità
senza pagare il prezzo
di pesanti legami
col mondo.

È libero chi vive
con distacco,
chi lavora, lotta, si schiera
si incontra con gli altri
con distacco,
chi evita con cura
di trascinare di coinvolgere
di prevaricare
gli altri.

È libero chi si spoglia
della violenza,
chi guarda in faccia la realtà
con coraggio
e determinazione,
chi cerca
di fare chiarezza.

È libero chi muore libero.

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta da ©Copyright.

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