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Vicina di banco 

Ho vissuto
la vita di molti altri
senza mai essere felice
rincorrendo
abiti diversi
parole e umori
e gesti.

Ho vissuto sempre solo
appiccicaticcio
sterile
eccessivamente gonfio
floscio
flebile
prudente
assente
esente.

Ho poi trovato te
che mi hai fatto capire la lotta
e ritrovarne lo slancio, te
che mi restituisci il tempo
la soddisfazione
l’urlo nella campagna
il vuoto di restare di nuovo solo,
ma fermo e sereno.

Ho trovato te
compagna, cugina
vicina di banco
piccola e grande luce
sulla penombra grigia del mondo.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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