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001_juste d'un mètre 740Solo di un metro 

Per tutte le cose
che ho detto
burocratici ritmi
di dentifricio secco
da una finestra
a una folla di cartelli
(protesta per l’incomprensione
reciproca, per l’ignoranza
delle parole vere
per la snobbata politica);

per tutte le cose inutili
che ho cercato, affannosamente
di fare
aggirando ragnatele
di oggetti rifiutati
di amori smessi
di abiti grandiosi
aggirando un passato familiare
negli armadi di una casa
abbandonata, invasa dagli umori
puzzolenti di zingari frettolosi;

per tutte le cose
che non ho mai fatto,
idiota;

per l’arrancare su di te
per la danza semidormente
tra le tue braccia bagnate
pensando a quel lungo treno
che va lento
dentro la galleria
della tua bocca
gettando scintille
tra i lampioni dei tuoi occhi
stanchi e stupiti;

per lo srotolare, soddisfatto
in poltrona
dei resti della memoria
per la forza
(quasi un aneddoto
raccontato da altri)
trovata un giorno
io, un uomo
coi vestiti attaccati alla pelle
brucianti come idee selvatiche
io, oggi
ho la forza di districare
questa nebbia di giri viziosi
ho la forza di prenderti
senza rubarti, ma così
come se ci fosse una guerra
che consente tutto
che fa tutti più forti
più furbi.

Mentre percorrevo
disperatamente il mio destino,
il tempo intorno a te
ha fatto giri diversi
scomodandoti appena
trascinandoti
solo un metro.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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