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001_marché saint-michel

Io credo che tu mi stia cambiando 

Io credo che tu mi stia cambiando
come se mi portassi
dentro una piccola borsa ricamata
dentro una folla di chiassi
mi ripari e poi mi mostri
al pubblico
venghino, venghino
questo piccione, coniglio, pavone
bambino, ragazzo
uomo
è mio è vostro
sa parlare
ammaestrato ma bizzarro.

Io credo a noi due
rimasti soli tra la cenere e i fuochi
con le narici bruciate
e i corpi anneriti
avvolgerci di maniche di stoffa
affacciarci sull’immensa acqua
di un fiume-mare.

Io credo al nostro amore
ai nutrition lunghi baci
alla pace di un rapporto disteso
tra capelli sgrovigliati
tra mani scomodate
tra pensieri l’entité.

Io credo alla distrazione
che ci libera
al nostro vivere di tutto
vivere di niente
al nostro dominio dell’emozione
al nostro sgomento.

Io credo alla nostra nave
silurata da ogni parte
un pò affondata
un pò ammutinata
un pò incagliata
negli icebergs dell’impazienza.

Io credo alla nostra nave
che si porta ricordi
speranza
solitudine
desiderio di pace
di consenso
prendere e dare tutto
quotidiana certezza
ansia quotidiana
parentesi di una vita
dentro una vita
tra parentesi.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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