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Archives de Tag: Stella

Quel pomeriggio che persi la penna stilografica (Stella n. 32)

21 dimanche Fév 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Stella

Miei cari lettori,
ho appena terminato un primo riordino della mia raccolta di 32 poesie dedicate a Stella, nome di un personaggio ed anche tag o parola-chiave per rintracciare la raccolta in un solo clic.
Insieme all’elenco di queste poesie, propongo oggi « Quel pomeriggio che persi la penna stilografica », che era stata pubblicata solo nella versione francese.
Giovanni Merloni

000_strana 001 bis 180

Quel pomeriggio che persi la penna stilografica

Mi sono innamorato
in un mesto prato dissestato.

In pochissimi istanti
divenimmo amanti,
smettendo di prendere appunti,
avvolgendoci, compunti,
in un velo inesistente
viola, giallo, trasparente.

Quanto tempo la terra
ha subito la guerra
delle palme mie gelate
tra le braccia tue incendiate !

E quante mai volte
le carezze tue, sconvolte
mi contavano una favola
che finiva in una botola ?

Quanti furono i giorni
aspettando che tu ritorni
e riempiendo la credenza
vuotata dalla tua assenza
coi rimorsi di quel tango
tra le pozzanghere e il fango
quando ballavo, frattanto,
con l’ombra tua a me accanto ?

Quanti mesi e anni
di ansie e malanni
quando eri il mio lenzuolo
ed io ero solo… solo ?

Senza di te, quanta pena
ripensare a quella scena
cinematografica
dove persi la mia penna
stilografica…

Giovanni Merloni

Questa poesia è protetta da ©Copyright

TESTO IN FRANCESE

Stella, indice delle poesie

20 samedi Fév 2016

Posted by biscarrosse2012 in poesie

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Stella

000_stella indice 180

ARCHIVES DE TAG: STELLA cronologico

Africa, 1973 (Stella n. 1)
20
Dimanche
Jan 2013

Va il treno, 1973 (Stella n. 2)
22
Mardi
Jan 2013

Una poesia per te, 1973 (Stella n. 3)
29
Mardi
Jan 2013

Io sono cresciuto, 1973 (Stella n. 4)
03
Dimanche
Feb 2013

Quante parole, 1973 (Stella n. 5)
05
Mardi
Feb 2013

Cara amica, 1973 (Stella n. 6)
06
Mercredi
Feb 2013

Che cosa dà senso, 1973 (Stella n. 7)
14
Jeudi
Feb 2013

Non so proprio, 1973 (Stella n. 8)
17
Dimanche
Feb 2013

Io sono un rottame, 1973 (Stella n. 9)
19
Mardi
Feb 2013

Lo strappo, 1973 (Stella n. 10)
06
Mercredi
Mar 2013

Ieri era la Malacappa, 1973 (Stella n. 11)
04
Jeudi
Jul 2013

Fare fagotto, 1973 (Stella n. 12)
06
Samedi
Jul 2013

Dimenticare, 1973 (Stella n. 13)
08
Lundi
Jul 2013

Io credo che tu mi stia cambiando, 1973 (Stella n. 14)
09
Mardi
Jul 2013

Solo un metro, 1973 (Stella n. 15)
10
Mercredi
Jul 2013

Vicina di banco, 1973 (Stella n. 16)
11
Jeudi
Jul 2013

Prima di conoscerti, 1974 (Stella n. 17)
13
Samedi
Jul 2013

Una poesia mia, inconfondibile, 1974 (Stella n. 18)
12
Lundi
Aug 2013

Un fiume grigio, 1974 (Stella n. 19)
14
Mercredi
Aug 2013

Sognare di smettere di sognare, 1974 (Stella n. 20)
15
Jeudi
Aug 2013

Quando l’amore sembra allontanarsi, 1974 (Stella n. 21)
20
Dimanche
Oct 2013

A che serve? 1974 (Stella n. 22)
25
Vendredi
Oct 2013

A diecimila distanze da qui, 1974 (Stella n. 23)
26
Samedi
Oct 2013

Improvvisamente, 1974 (Stella n. 24)
27
Dimanche
Oct 2013

Comincia la schermaglia, 1974 (Stella n. 25)
02
Samedi
Nov 2013

Vedi? Il disordine più totale avvolge la stanza, 1974 (Stella n. 26)
03
Dimanche
Nov 2013

Vorrei descriverti in un solo disegno, 1974 (Stella n. 27)
08
Vendredi
Nov 2013

Si parte con gesti tetri, 1974 (Stella n. 28)
09
Samedi
Nov 2013

Ragionamenti, 1974 (Stella n. 29)
10
Dimanche
Nov 2013

Nel castello delle tue orecchie, 1974 (Stella n. 30)
03
Vendredi
Jan 2014

Se la vita è lotta, 1974 (Stella n. 31)
31
Jeudi
Jul 2014

Quel pomeriggio che persi la penna stilografica
21
Feb
2016

Giovanni Merloni

INDICE DEI TESTI IN FRANCESE

 

Se la vita è lotta, 1974 (Stella n. 31)

31 jeudi Juil 2014

Posted by giovannimerloni in poesie

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Stella

001_si la vie 01 180

Se la vita è lotta

Se la vita è lotta
se i giorni sono ansanti salite
tra pietre rugose

Se tra le rughe della terra
salissero i glicini
verso le nostre labbra
alito di somiglianze
umide nella pioggia
asciutte nella sabbia
roventi tra le lenzuola

Se la vita sei tu
il tempo si allunga
e si accorcia
la ragione misura l’ansia
ma non l’arresta
disegna la via
che porta a te
ma tu resti nascosta
per sempre
da uno sguardo solitario,
nuovo alla vita

Se la vita
è il tuo passo veloce
la tua nuvola di trofei d’amore
se rinasco
dentro un letto
di sciolto ghiaccio
e ti sorrido
e mi avvicino a te
senza arrancare…

…eccoti qui.

002_si la vie 02 180

Come da un letto nuziale
colmo di fiori rosa dolciastri
mi appari cauta e silenziosa
timida e in attesa:
io credo in te.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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Nel castello delle tue orecchie, 1974 (Stella n. 30)

03 vendredi Jan 2014

Posted by giovannimerloni in poesie

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Stella

001_rêve 1974 180

Nel castello delle tue orecchie 

I.
Misteriosa
affabile
ginnica
ironica sardonica satanica
filmica
sì proprio filmica
attricetta comparsetta
golfetta
maglietta
racchetta
(di riffa o di raffa)
buffa
gaglioffa
ma per niente goffa.

II.
L’amore fa parlare
ma un bisbiglio
può disintegrare
il castello delle tue orecchie.

Bastano duecentomila parole
sbagliate, scaraventate
per avarizia, per esagerazione
e si finisce rinchiusi
in una ragnatela
in un vicolo cieco
in un tugurio terremotato.

Non siamo mai stati liberi
né ricchi né indistruttibili
non siamo stati mai
né profondi né superficiali.

L’amore ammutolisce
ma un bisbiglio
può scatenare un ballo
nel castello delle tue orecchie.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

Questa poesia è protetta da ©Copyright

Ragionamenti, 1974 (Stella n. 29)

10 dimanche Nov 2013

Posted by giovannimerloni in poesie

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Stella

125_ragionamenti 180

Ragionamenti

Ragionamenti
per districare la confusione
per ordinaire azioni immediate
per concepire separate
tante fatiche da sommare.

Ragionamenti
per liberarsi
da una mailnconia senza nome
per dare un nome
al dolore
alle vere cause…
per trovare risposte
quasi sempre sbagliate
però indispensabili
per ragionare ancora.

Ragionamenti
come tanti circuiti oziosi
per vincere l’ozio
di lunghe ore solitarie.

Ragionamenti
per arrivare a immaginare
un giorno geniale o folle
in cui il mondo cambia
per mano nostra.

Ragionamenti
per sentirci ragionevoli
intelligenti
vivi.

Ragionamenti
come scartoffie
sempre incomplete
sempre imprecise
liriche rappresentazioni
di situazioni
troppo particolari
goffe ammissioni
di debolezza
vanagloriose denunce
di scandalosi comportamenti
e disegni altrui.

Ragionamenti
ripetitivi, ossessivi
per smascherare un sistema
che non ragiona
o fa finta di ragionare
di grandi capi che non pensano
ma attivamente furbeggiano.

Ragionamenti
per riuscire a contentarsi
per continuare a vivere
come sempre
(anche noi, tutti noi)
senza ragionare.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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Si parte con gesti tetri, 1974 (Stella n. 28)

09 samedi Nov 2013

Posted by giovannimerloni in poesie

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Stella

124_jeanne et marcello 1 180

La notte di Michelangelo Antonioni !1961)

Si parte con gesti tetri

Si parte con gesti tetri
(così simili a quelli intimi!).
E quasi subito
Si passa alla complicità,
alla confidenza di parole
prima tante poi troppe
in un baleno
si passa
ai sorrisi alle carezze
ai sogni tra le righe di un discorso
lungo e largo,
mio e tuo.

Episodi come questo
si mangiano la coda
ci sorprendono, ci spiegano
la precarietà dell’amore
ma ci fanno lo stesso innamorare
costringendoci a soffrire, a capire,
a desiderare di fuggire
soli, insieme, lontano
dagli altri.

« Ora non posso essere felice
perché non so nulla di te.
Ora non posso pensare che a te. »

124_jeanne et marcello 2 180

La notte di Michelangelo Antonioni !1961)

Incontriamoci lo stesso, subito:
io mi chiamo episodio
che vive tra due parentesi
non lo vedi ? sono un soffio
una voce coperta dai rumori
una Skoda rossa d’occasione
perduta nel traffico dei viali.

Ci incontriamo stasera, davanti
a quel gran manifesto:
sei tu quella lì tutta seria ?
sei tu quella lì che sorride ?
Mi fai quasi paura, per questo
ti sorprendo da dietro le spalle
facendoti « bu ».

« Ora non posso essere felice
perché non so nulla di te.
Ora non posso pensare che a te. »

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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Vorrei descriverti in un solo disegno, 1974 (Stella n. 27)

08 vendredi Nov 2013

Posted by giovannimerloni in poesie

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Stella

123_je voudrais décrire rouge 180

Vorrei descriverti in un solo disegno

Vorrei descriverti
in un solo disegno
o ragnatela, o nebulosa, o scultura
e immortalare
il tuo sguardo limpido
i tuoi colori giustapposti
tra la pelle e i capelli.

Vorrei saper disegnare
perfino le cose che pensi
che fingi di pensare
le cose che ricordi
o fingi di sperare.

Mi si aprirebbero allora
colline e geli e scalmane
e vestiti messi e tolti
con semplicità, con indifferenza.

Mi si chiuderebbero gli occhi
sul tavolo da pranzo
di due amanti agitati
sul cibo sbocconcellato
sui sospiri caldi
sbriciolati
sulla dolce sospensione
tra il nostro nido e il mondo:
dentro gli specchi e i mobili vecchi
fuori l’odore di un abbraccio
nella terra distesa
il sospiro confuso
di un dialogo senza fretta
tra le case e l’erba.

Ma dovrei, prima o poi
smettere di descriverti
e riporre il disegno
in una ragnatela, in una nebulosa,
in una scultura, tanto ormai
farebbero parte integrante di me
il tuo sguardo limpido
i tuoi colori giustapposti
tra la pelle e i capelli.

So che adesso di certo
camminiamo e corriamo
sempre insieme. Se ci dividiamo,
ci voltiamo ben presto
a guardare.

Da lontano
vediamo sbocciare
un mondo di cose inaspettate
di nuovi fastidi da dimenticare
di nuove gioie da sopportare.
123_je voudrais décrire coloré 180 girataNon mi serve il ritratto
sei venuta tu, qui
improvvisamente
là dove io ti aspettavo
senza neanche accorgermene
amore mio.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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Vedi? Il disordine più totale avvolge la stanza, 1974 (Stella n. 26)

03 dimanche Nov 2013

Posted by giovannimerloni in poesie

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Stella

122_mentre ridotto 180

Vedi? Il disordine più totale avvolge la stanza

Vedi? Il disordine più totale
avvolge la stanza.
Da fuori il chiasso
di rumori sovrapposti
penetra furtivo, mescolandosi
alla lama di polvere d’oro
come una freccia di parole
scorrevoli, disoneste:

andando, venendo
rubando, regalando
vivendo, morendo
ansando, riposando
amando, fuggendo
correndo, dormendo
io e te un giorno
siamo cambiati.

Mentre l’abbandono
a lungo teorizzato
oramai indiscusso
mi addormenta
cedo volentieri
alla ritrovata pigrizia
all’inseparabile veleno per topi
alla malinconia, all’angustia
finché spunta improvvisa
la vergogna
(un po’)
per queste ore non raccontabili
per questo riandare di sensazioni
fastidiose
per questo autolesionarsi
per gioco:

andando, venendo
rubando, regalando
vivendo, morendo
ansando, riposando
amando, fuggendo
correndo, dormendo
io e te un giorno
siamo invecchiati.

(È possibile che se ne muoia,
che altri se ne commuova
che la vita fuori continui
fino all’estinzione dei rumori
e al dissiparsi dell’estate
nelle ombre di larghe
foglie secche).

Tra questo groviglio di pensieri
monchi
e queste pene solitarie
la sola vista di un disegno
intricato e confuso
mi riporta alla mente
la disperata voglia
di uscire dal sonno
per trovare la forza
(di nuovo)
il distacco
la serena compostezza
di andar vestito di ingenue voglie
tra facce adulte:

andando, venendo
rubando, regalando
vivendo, morendo
ansando, riposando
amando, fuggendo
correndo, dormendo,
io senza di te
sono un disastro.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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Comincia la schermaglia, 1974 (Stella n. 25)

02 samedi Nov 2013

Posted by giovannimerloni in poesie

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Stella

121_fauteuil 180Comincia la schermaglia

Comincia la schermaglia
delle tue parole taglienti
delle tue lucide analisi
dei tuoi appelli alla coerenza.

Mentre mi rintano
nel silenzio strano e ben noto
di uno specchio in penombra

e mi ricordo
del vecchio comò
dei ritratti ingialliti
dei capelli bianchi
appiccicati alla spazzola nera

e sobbalzo all’eco
dei richiami dell’arrotino
sommersi dagli spruzzi
sulla strada bollente

mi sovviene, in blocco
tutta la mia vita

(dovrei raccontartela
perché si vesta di un nuovo senso
perché si spogli della tua misura).

Riparte la schermaglia
della tua giovinezza
del mio velleitario cinismo
gloria e vanagloria
di un uomo
che assiste come spettatore
distaccato e sconvolto
a una tragica
nascosta illusione.

Oramai non ti aspettavo più.
Entra, dài! Che fai
lì sulla porta?

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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Improvvisamente, 1974 (Stella n. 24)

27 dimanche Oct 2013

Posted by giovannimerloni in poesie

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Stella

120_gelosia 83 part 1

Improvvisamente 

Improvvisamente, dal torpore
nevrotico
dove ci hanno portato
parole rituali
efficienti, ossessive.

Improvvisamente
nausea e desiderio insieme
per la consapevolezza
di tante ore e ore sprecate,
regalate all’alienazione.

Tutto queso non serve a nessuno.

120_gelosia 83 part 2

E poi la nebbia di fuori,
il cappuccio del Montgomery
calcato sui capelli ricci,
la testa che gira
le mani a scaldarsi
nelle tasche,
il ricordo di noi due
spensierati 
per qualche minuto
soltanto carne e pelle e odore:
una libertà che sconcerta
« aiuto! »

Improvvisamente
ho un gran bisogno
di essere in trappola
nella beata inutilità
di queste fantasie
lontano dal mio centro
attanagliato
da questa città che era diversa
e ora è già monotona
ammaliato
da questa strada piena di gente
che va e viene.

Improvvisamente,
so di essere solo
su un molo pieno di vento
sotto un sole che non scalda
solo a guardare le onde del mare
che si ficcano tra le barche,
solo a ricordare
gli amici e le amiche
i palazzi sontuosi
i marmi levigati
le statue nella penombra
lo stupore delle rondini
i suoni che carezzano
le mie angosce di ex.

120_gelosia 83 part 3

(Cosa resta, cosa resta, dopo questa repressione
della porta chiusa che ci butta per strada
fuori per sempre dai nostri muri.)

Ecco un’onda più alta
un lenzuolo e un tipico odore di chiuso
la polvere delle stanza mentre tu
indagatrice ti aggiri 
tra i pensieri e le cose:
nella casa riapparsa in sogno
tu diventi diversa, inamovibile
impigrita e sordidamente felice
mentre io mi stiro
come un orso in letargo
beato di non pensare
che ai piccoli e grandi prodigi
dei nostri due corpi
del nostro avvicinarci
sussurrarci, farci caldo
soffiandoci nelle orecchie e sul collo…

120_gelosia 83 180

P.S. Improvvisamente, non è successo niente. Ho avuto bisogno di ritrovarmi, di pensare a te, di vederti meno attiva, impegnata, meno ossessionata, meno vinta, da questa razza di vita.

Giovanni Merloni

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