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123_je voudrais décrire rouge 180

Vorrei descriverti in un solo disegno

Vorrei descriverti
in un solo disegno
o ragnatela, o nebulosa, o scultura
e immortalare
il tuo sguardo limpido
i tuoi colori giustapposti
tra la pelle e i capelli.

Vorrei saper disegnare
perfino le cose che pensi
che fingi di pensare
le cose che ricordi
o fingi di sperare.

Mi si aprirebbero allora
colline e geli e scalmane
e vestiti messi e tolti
con semplicità, con indifferenza.

Mi si chiuderebbero gli occhi
sul tavolo da pranzo
di due amanti agitati
sul cibo sbocconcellato
sui sospiri caldi
sbriciolati
sulla dolce sospensione
tra il nostro nido e il mondo:
dentro gli specchi e i mobili vecchi
fuori l’odore di un abbraccio
nella terra distesa
il sospiro confuso
di un dialogo senza fretta
tra le case e l’erba.

Ma dovrei, prima o poi
smettere di descriverti
e riporre il disegno
in una ragnatela, in una nebulosa,
in una scultura, tanto ormai
farebbero parte integrante di me
il tuo sguardo limpido
i tuoi colori giustapposti
tra la pelle e i capelli.

So che adesso di certo
camminiamo e corriamo
sempre insieme. Se ci dividiamo,
ci voltiamo ben presto
a guardare.

Da lontano
vediamo sbocciare
un mondo di cose inaspettate
di nuovi fastidi da dimenticare
di nuove gioie da sopportare.
123_je voudrais décrire coloré 180 girataNon mi serve il ritratto
sei venuta tu, qui
improvvisamente
là dove io ti aspettavo
senza neanche accorgermene
amore mio.

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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