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La notte di Michelangelo Antonioni !1961)

Si parte con gesti tetri

Si parte con gesti tetri
(così simili a quelli intimi!).
E quasi subito
Si passa alla complicità,
alla confidenza di parole
prima tante poi troppe
in un baleno
si passa
ai sorrisi alle carezze
ai sogni tra le righe di un discorso
lungo e largo,
mio e tuo.

Episodi come questo
si mangiano la coda
ci sorprendono, ci spiegano
la precarietà dell’amore
ma ci fanno lo stesso innamorare
costringendoci a soffrire, a capire,
a desiderare di fuggire
soli, insieme, lontano
dagli altri.

« Ora non posso essere felice
perché non so nulla di te.
Ora non posso pensare che a te. »

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La notte di Michelangelo Antonioni !1961)

Incontriamoci lo stesso, subito:
io mi chiamo episodio
che vive tra due parentesi
non lo vedi ? sono un soffio
una voce coperta dai rumori
una Skoda rossa d’occasione
perduta nel traffico dei viali.

Ci incontriamo stasera, davanti
a quel gran manifesto:
sei tu quella lì tutta seria ?
sei tu quella lì che sorride ?
Mi fai quasi paura, per questo
ti sorprendo da dietro le spalle
facendoti « bu ».

« Ora non posso essere felice
perché non so nulla di te.
Ora non posso pensare che a te. »

Giovanni Merloni

TEXTE EN FRANÇAIS

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