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001_storia d'ufficio def 740Storia d’ufficio (1994)

Come lui è impossibile
diventarci.
La sua giacchetta lisa
a grandi quadrati
il suo occhio arrossato
cisposo
il suo parlare assennato
lamentoso.
I suoi sabati che si consumano
con le sue vittime
quei Dioscuri entusiasti
della sua portentosa memoria
dei suoi altisonanti dettati
fitti di fantasiose risposte
lunghissime, al muro.

Grisaglia, indossato il cappottino
aggrappato alla semivuota cartella
sempre accompagnato
ha spesso viaggiato.
Ha anche perlustrato, indagato
e da qualche parte abitato.

Si incontra talvolta
furtivamente
con il più anziano Romandini
e curvi, dandosi piccole pacchette
entrano nel negozio
del vinaio.
Bevendo si fa strada
il ricordo dolce
imbiondito dal sole riflesso
che illumina il bordo
del bicchiere.
«Quella volta del concorso
nemmeno un rimborso,
quella volta dell’esame
tutto quel ciarpame
di inutili fogli protocollo
tanto già si sapeva.
Quella volta del Comitato
il Presidente era agitato
gli mancò il fiato
ma il progetto sbagliato
fu lo stesso approvato».

Grisaglia singhiozza
ridendo disperato
e Romandini l’osserva
annoiato.
«Eravamo pressati
schiacciati dalla terribile morsa
di quel Duca mantovano
che ancora sta lì, a darsi
dannose arie».
Quasi ogni giorno
su quel tram stridente
si cercava di capire
come fare a reagire.
«Capivamo, mio duca sovrano
ma tu restavi lì
ineffabile dietro occhialetti Beria
a studiare un nuovo
impunito imbroglio
per mortificarci».

Tra gli scaffali metallici
del vinaio
si è potuta trovare una sedia gialla
per Romandini esausto
affannato.
Grisaglia guarda inerme
inebetito:
oltre il vetro
sulla via di cacche di cani
passa la ducale carrozza
che tira-correndo
pratiche incendiarie.
002_storia d'ufficio 740Ora si dileguano
fanciullescamente aggrappati
in un ricordo gassato, alticcio
i due colleghi sconfitti
finalmente incuranti
di inservibili dignità.
Ex tenaci conservatori
di ordinati scaffali
e disordinati protocolli
nonché
di geniali incaute soluzioni tecniche
ex orgogliosi
e rovinosamente onesti
disprezzati per questo
gesticolano rabbiosi
lanciando, sconfitti
all’implacabile
orditore di ricatti
un sospiro di invidia.

Come loro è impossibile
diventarci.

Giovanni Merloni

écrit ou proposé par : Giovanni Merloni. Première et Dernière modification 21 mai 2013

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