Étiquettes
Camminiamo sbirciandoci appena
senza vera curiosità, ancora
intorpiditi, segnati, lacerati
da precedenti disastri.
Comincia un secondo tragitto
dentro il luccicante vetro e i tubi
di un’architettura costruita in fretta.
Comincia senza fretta il tran tran.
Cominciano i ragionamenti muti,
meschini, inconfessati.
Ricominciano, nei tempi morti
i piccoli sterili progetti di fuga
le piccole infime strategie di sopravvivenza.
Ricomincia un viaggio
a braccetto con altri simili, dissimili,
dentro i logoranti contrasti
gli inchini da automi,
le proteste da automi
acquistando in sè l’apatia
e quasi l’allegria
per questo grande accomodamento
per questo collettivo delirio
che toglie – elargisce
toglie – elargisce
toglie – elargisce.
Affacciato alla notte
che corre dietro il finestrino
ritorno a casa.
Mentre il treno rasenta le case
le montagne di terra, i lavori,
io sfioro
con la bocca ferma
le visioni improvvise e custodisco,
chiusa nel veloce pensiero, la famiglia
che appena mi saluta,
sventolando i capelli, che mi aspetta,
muta, dietro il finestrino, tra i bagliori.
(continua)
Giovanni Merloni
écrit ou proposé par : Giovanni Merloni. Première et Dernière modification 14 mai 2013
TEXTE EN FRANÇAIS
CE BLOG EST SOUS LICENCE CREATIVE COMMONS
Ce(tte) œuvre est mise à disposition selon les termes de la Licence Creative Commons Attribution – Pas d’Utilisation Commerciale – Pas de Modification 3.0 non transposé.