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Il soldato
E’ qui in mezzo all’erba disteso
e ride ma non della morte.
Sorride al cielo e alle stelle
che non gli appartengono più
e i capelli sventolano sulla sua bocca.
Ha appena sentito i suoni della sera
e gli ultimi spari.
Si è piegato nella morte indolore ridendo.
Sui suoi occhi la notte
ha disteso polvere e vento
ha fatto volare le foglie morte.
Guardatelo come dorme
in quel suo letto di foglie
e mentre dorme rotola a valle
si avvolge si fissa a guardare
si china dimentico.
Guardatelo: ha in bocca la rugiada
e l’ultimo bacio e l’ultimo sapore
ha in bocca pesanti proiettili
e lunghi fucili
e quel vento di polvere
che lo seppellisce.
Ha in bocca la morte.
Non guardare intorno a te soldato
le case e gli uomini
e le cose inutili
che ti sopravvivono.
Non guardare la terra
che ti stanno gettando addosso.
Non giudicare questi esseri magri
che pregano sul tuo sasso
e questa guerra che ti ha strappato via.
La morte non ti ha ucciso.
Giovanni Merloni
TEXTE EN FRANÇAIS
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