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Vasi ricolmi, a sera
di crisantemi appassiscono
mentre tu osservi
la tua muta ombra segnare il muro.
Tre minuti in genuflessione
di fronte alla sua luce
che ha colorato lo sguardo incerto.
E tramonta un riflesso
sui fogli umidi
su cui si appoggia su cui dorme
un Sogno Svanito.
Passano a due a due
le donnette davanti al confessionale:
una corsa inarrestabile
che se ne va
e a due a due si arresta
per rifuggire da chi sa che.
Il cappellano del convento
ha sfiorato un seno bagnato
ha carezzato una guancia tumida:
la pagina del breviario.
E’ notte per i Senza Scopo
che camminano su e giù
per le banchine ghiacciate;
il naso è rubizzo di una donna
in tre attimi che si seguono:
inverno negli occhi appariva e scompariva
e mute folle davanti
e la noia del nostro mondo.
Io ho smesso di aspettare
nella sedia a dondolo
ora il ghiaccio ha lambito
la mia finestra
il momento atteso
non verrà più
non verranno più
i tuoi grigi occhi
a consolare le ore di silenzio.
Giovanni Merloni
TEXTE EN FRANÇAIS
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