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Il palazzo di Atlante
le scolorite scene di caccia
gli ermetici gesti
dei cavalieri rosa
delle bionde dame in nero
le sere affacciate sul buio della luna
le trecce le ruote le scale di ghiaccio
i rovi e il piccolo sangue nella formalina
gli agghiaccianti racconti
i cani morti, bianchi
avviluppati al disegno delle stelle.
Il grido di una insopportabile tortura
di una vita gloriosa, di una morte dolorosa
i cortei tra i fossati
il cicaleccio delle statue
i santi beffardi i diavoli beffati
il film delle bandiere, delle icone
la storia vestita di cera
la tua bocca viola
il tuo corpo robusto
i tuoi occhi tristi-dolci
il labirinto dei fiori di carta
le lunghe tortuose colonne
come tralicci nel cielo
il provvisorio il definitivo
la calma delle paludi
il disagio degli stregoni
il sussurro dei poeti
le sfere d’acqua del futuro.
Io ti carico sulla carrozza di fieno
ti soffio il respiro fresco del tramonto
sulle morbide labbra.
Il terremoto delle emozioni profonde
di un abbraccio cupo e delirante
nel groviglio lunare del tuo sguardo
mentre rido piango urlo mi affliggo
osservo dietro uno spesso vetro opaco
l’amore che nasce, l’amore che muore
e questo continuo tu per tu con l’azzardo
che è la mia vita.
Giovanni Merloni
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Molto bella questa poesia.Mi sono permessa di condividere queste articolo sulla mia pagina di Facebook. Buona estate 🙂