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Facile dirti
Facile dirti
e debole per me ricordare
se le tue pupille volano
e nella brezza chiamano.
Triste pensarti
ma tu non te ne curi
tu ignori le stelle bianche.
Pallida nobile luna
che muori
che ti sperdi nei suoi occhi
troppo assurde sono le ore tue
troppo mesti i tuoi chiarori.
Mano mano ti riscalda
il suo sorriso
il suo lungo malinconico lamento.
Mano mano che il mare si scalda
nei tuoi sguardi la pioggia
presto, come onda, si allarga.
Giovanni Merloni
VERSIONE IN FRANCESE
Londra, 1978
Credevo che fosse facile (1961)
«Credevo che fosse facile dirtelo, affidandomi alla leggerezza del ricordo delle tue pupille che volano e nella brezza chiamano. Ma è triste questa corsa vana della mente, se tu non te ne curi, se tu ignori i miei sassi bianchi. « Pallida nobile luna, che muori, che ti sperdi nei suoi occhi, troppo assurde sono le ore tue, troppo mesti i tuoi chiarori. » Eppure, il suo distratto chiarore ha aperto un varco nel tuo cuore. Mano mano ti riscalda il sorriso complice della luna, col suo lungo malinconico lamento. Eppure la luna (vedi, ti chiamo già « amore ») mano mano la luna ti scioglie, se ti guarda negli occhi. Mano mano che il mare si scalda, nei tuoi sguardi la pioggia, presto, come onda, si allarga.»
Londra, 1978
Giovanni Merloni
TESTO IN FRANCESE
Questa poesia è protetta da ©Copyright
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