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Canzone pendolare (2005), al ritmo di Io ho in mente te, dell’Equipe 84
Ogni mattina
uoo uoo
transito sotto gli archi
esco da Roma
entro nel tunnel di luce
di Cristoforo Colombo
di Bavastro, di Giorgione
e Caravaggio.
Nomi di via di piazza
di slargo
dove transita il tuo miraggio
o un cargo
o un gruppo di pedoni
o un mercato improvvisato
o un prato desolato.
Anche oggi
uoo uoo
vòlto assai prima
di perdermi
per distrazione
nel flusso obbligato
nella corte infinita
che transita impunita
sul tapirrulan della vita.
Vòlto prima
di restare calamitato
dall’abitudine del tuo nome
dal richiamo imperioso
delle tue gonne
prima di fermarmi, confuso
di fronte al tuo viso
che guarda stupito
dal bancone del bar.
Vòlto prima
(quasi una curva a gomito)
(ingoiando il vomito)
(sospirando il fremito)
(trattenendo il battito)
e mi ficco
minimale e strano
in un vialetto sporco
dove transitano zoppi
gli amanti delusi
i giovani diventati vecchi
le donnette vestite di specchi.
Mon amour
a due passi dal mare
la città gioca
si finge speciale
direzionale lavorativa
attiva. Invece tutti si perdono
si mescolano si guardano
si snobbano si sfottono
cincischiano
uoo uoo
sudano
uoo uoo
dicendo bugie
sospirando magie
consapevoli o no
di dividere te da me
ancor più di quel muro bucato
che entra ed esce
da Roma.
Ora lascio la macchina
(un parcheggio
lontano da te
si trova sempre)
o ancora un pò
mi fermo a sentire
il disco rotto ininterrotto
uoo uoo
che non si sa
rassegnare.
Giovanni Merloni
écrit ou proposé par : Giovanni Merloni. Première et Dernière modification 24 mai 2014
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