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Papà è morto
“Uh! Uh! Uh!
Che storia triste!
mi fate piangere i bambini”
disse la gran donna
tenendoseli al petto.
Chiuse la televisione, si sistemò
a gambe larghe sulla poltrona.
“A letto, a letto, mamma
deve leggere!”
I bambini hanno
aperto e chiuso le mani:
“Buonanotte”.
La camera si è chiusa
“Ma quando torna, papà?”
“Papà è morto”
dice la ragazza più grande.
La mamma, santa donna
è andata ad aprire la porta.
È entrato un omone
che subito si è affrettato a pagare
ma poi non la vuole
nemmeno baciare:
“Sarai certamente malata”.
La mamma non ha voglia
di litigare, ha sonno:
“State buoni bambini”.
(Ma quello è violento
quel giorno, al lavoro
l’hanno maltrattato.)
La madre accasciata
vorrebbe gridare
ma non può parlare
ha un nodo alla gola
e inscena una scena.
E ora la strada è lì dentro
le luci più forti
(mai accese prima d’ora)
esplodono nella stanza
come spari…
E lei non vede più nulla
“Papà è morto”.
insiste la grande.
I bambini storditi
hanno aperto e chiuso le mani.
Giovanni Merloni
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