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Strisce leggerissime
Strisce leggerissime
di nuvole
vanno col vento a seppellire
il promontorio
le creste dure di roccia.
Si fa più vago il riflesso
nella caletta
e si fanno più scure le ombre
dai contorni solenni.
Tu fuggi
e traversi la pineta
i sentieri di aghi pungenti.
Ti immergi nel buio.
La notte è scesa
sull’orizzonte
coprendo l’ultimo sguardo di intesa
salutando i monti
per primi
e ora ci assilla.
Contro il cielo
le statue immobili da secoli
su scale di marmo,
i bianchi sandali di Minerva
le frecce lucenti di Diana.
Contro il cielo
le braccia distese
che non sanno afferrare.
Contro il cielo
i tuoi capelli
il tuo silenzioso sorriso.
Giovanni Merloni
TEXTE EN FRANÇAIS
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