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001_le calme adieu du vent def 740

Il saluto del vento

Ci passano sopra mille spazzini
su queste foglie di novembre
sparse nel fango, saluto del vento.

La notte, sorpresa dai passi
si rintana nei deboli neon
di rare vetrine.

Che loro van via
lo sa solo chi è sveglio
chi – con loro – vede alzarsi
redivive le case e le scale
che c’erano ieri.

Dio solo lo sa perché
già, perché son scappati
(come ladri)
da quella locanda schifosa
senza vista sul mare?

Son due ombre difformi
in partenza, che scalciano
in mezzo alle foglie
il loro mattutino mutismo.

Non sa farsi adulto e gentile
questo umore di strada;
non è vivo né morto
questo amore frustrato
senza letti né tetti
e davvero ben vuote
son le loro pesanti valige.

Zigzagando malfermi
attorno al confine dell’alba
se ne vanni gli amanti
delle ore di sole
cercando nel buio
il saluto del vento.

Giovanni Merloni

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