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Aspettiamo

Aspettiamo
che si apra la conchiglia
e le mani si chiudano strette
che Amore e Psiche si spoglino
e il vento soffi via il fumo.

Aspettiamo
che arrivi un battello
e le nuvole nere
si squarcino sopra il lago
distendendo la tua fronte corrugata.

Aspettiamo
che il fumo sui tuoi occhi
sulla faccia, sul collo, sulle labbra
sia cancellato
da una carezza profumata
e la tua pelle ridiventi
un frutto impalpabile.

Aspettiamo
mentre la sera degli amici ignari
batte violenta, inopportuna
contro i vetri sprangati del mio vestito.

Aspettiamo
che il vuoto si schiuda ad un’aria più tersa
che i nostri due corpi cessino di misurarsi
in cagnesco, tra un riso eccessivo
e un pianto eccessivo.

Aspettiamo
che il letto disfatto
ospiti
un sogno di capelli biondi
l’improvvisa chiarezza
l’improvvisa calma di una comprensione
l’improvviso doloroso piacere
di un groppo pesantissimo che si scioglie.

Aspettiamo
sospendendo il giudizio
che l’incombente angoscia
l’ansia cupa, animalesca, permalosa
si stenda al sole dell’estate
dove, finalmente liberi
finalmente io e te
senza madri né padri
senza i loro modi di vestire
potremo cantare e capire
cantare e capire
cantare e capire

Giovanni Merloni

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