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Si ributta dietro le spalle
Si ributta dietro le spalle
lo straccio di cose
raccolte lungo la lenta via
degli aranci dei glicini della neve.
È amareggiato, solo
confonde con la mano nell’acqua
l’ombra dell’abbraccio variopinto
l’emozione dolorosa
di un grido aperto
di una dolce parola.
Si getta tra la polvere
di gesti rattrappiti
di soliloqui annegati nell’inutilità.
Si muove come avesse addosso
il suo seme morto
l’odore imprigionato
dell’abbraccio rotolato
dei capelli impigliati
nelle carezze, nel leggero
vento fresco della stanza.
Festival dell’Unità 1974. Giovanni Merloni, insieme a Francesco Curtarello e Paolo Ravaldini mentre allestiscono lo stand Perché l’Emilia è rossa ?
Questa facilità apparente
questa umanità ingombrante
chissà quanto sincera
questo squallore di uomo solo
e sporco, costretto ormai a correre
ad agire con violenza
contro la scorza grigia
di una vita ripetuta.
Questa vita che rende indisponibili
insensibili, muti.
Giovanni Merloni
TESTO IN FRANCESE
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