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Tierra prometida (1977)
Una poesia, una nuvola
di segni colorati
una palla di carta
e, stesa come un giornale
la tua immagine viola
i tuoi occhi di gatto
un ridicolo disegno
su mille volantini gialli
un aeroplano di carta
o un aquilone
un letto disfatto
un bacio.
Tu, una piccola porta
aperta su una terrazza di luce bianca
tu, fiori e scartoffie
sul tuo vestito
tra le tue gambe
tu, tra i ruderi rossi
e le nuvole grigie
tu, bel gesto
dolcefilm
grangala
kérmesse eroica
dopo gli avanzi di plastica
la testa pesante
il riso nervoso
il pomeriggio sbalordito.
Tierra prometida
hai la terra tra i denti
i tuoi capelli sono radici
di un infinito tragitto
da questa pena di eretico
verso i lenti suoni della vita.
Tierra prometida
le catene spezzate
il vento sospeso sui lunghi gesti
ingordo di verità
ti prendo, ti accarezzo
sei cenere di storie uccise
sei sabbia di castelli di luce
sei il corpo nudo della vita.
Tierra prometida
la bandiera scucita
le carte disordinate
il lenzuolo rattrappito:
da questo angolo
senza acque chiare
un uomo solo
si sforza di capirti.
Giovanni Merloni
écrit ou proposé par : Giovanni Merloni. Première et Dernière modification 2 août 2014
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