I – Il muro è una frontiera
Tu pedali sempre: così puoi ben riflettere.
Questo muro avana, sudicio e screpolato,
È proprio una frontiera che il tuo sguardo ha bucato,
Finché non hai sentito il sole risplendere
Dietro quella parete. Di colpo hai visto spuntare
— ascoltando alla radio uno Scarlatti avvolgente —
Il volto di un paese di bellezza sconvolgente
Che subito ti prende, meglio che ricordare!
Le vigne e i pini della collina toscana,
La Sicilia, Palermo e il tempio di Diana,
Le statue, i musei, il barocco, gli ori,
La campagna d’Assisi e di Villa Adriana,
I limoni d’Amalfi, di Roma i tesori,
E la musica nel cuore della lingua italiana.
II – La lingua italiana è musica
Glissando : lentamente, monta sulla tua cyclette.
Imperioso : accomodati bene sulla sella.
Ostinato : ti ci vuole coraggio, bella mia!
Vivace : vedi i chili sciogliersi a vista d’occhio.
Adagio : rallenta per riprendere il fiato.
Nobile : è molto faticoso, senti il sudore colarti addosso.
Nota : questa sonata ti aiuta a pedalare.
Intermezzo : hai visto? è lo sport in pantofole!
Ma non troppo : attenzione a non farti venire l’infarto…
Espressivo : sullo schermo c’è scritto centoventi al minuto,
Rubato : si direbbe che stai inseguendo il tuo cuore.
Larghetto : ti consoli all’idea che sei in dirittura d’arrivo!
Opera : il tuo travaglio (tri-pa-li-um !) è finito:
Nasardo : un ultimo gemito di protesta,
Istesso tempo : scendi dalla cyclette.
Elisabeth Chamontin
Gli originali in francese di queste poesie di Élisabeth Chamontin sono pubblicati oggi sul suo blog : BLOG_O’TOBO